Attacchi di Panico

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L’attacco di panico è uno stato di intensa paura che raggiunge il suo picco nel giro di circa dieci minuti. Esso è caratterizzato dalla comparsa, spesso inaspettata, di alcuni sintomi quali:

  • palpitazioni o tachicardia;
  • sensazione di asfissia o di soffocamento;
  • dolore o fastidio al petto (es. senso di oppressione toracica);
  • sensazioni di sbandamento o di svenimento (es. debolezza alle gambe, vertigini, visione annebbiata);
  • disturbi addominali o nausea;
  • sensazioni di torpore o di formicolio;
  • brividi di freddo o vampate di calore;
  • tremori o scosse;
  • bocca secca o nodo alla gola;
  • sudorazione accentuata;
  • sensazione di irrealtà (derealizzazione) o sensazione di essere staccati da se stessi (depersonalizzazione);
  • confusione mentale;
  • paura di perdere il controllo o di impazzire;
  • paura di morire.

A chiunque, in determinate condizioni, può capitare di avere un attacco di panico. Si può parlare di Disturbo da attacco di panico quando gli attacchi si verificano in modo ricorrente ed inaspettato, la persona presenta per un periodo di tempo (almeno un mese) timore di avere altri attacchi (ansia anticipatoria) ed è presente un significativo cambiamento di comportamento.

 

Conseguenze del disturbo

Le persone con disturbo di panico vedono la propria esistenza pesantemente condizionata dall’ansia anticipatoria relativa alla comparsa di nuovi attacchi, dagli evitamenti e dai comportamenti protettivi che mettono in atto per fronteggiare la propria condizione.

Spesso la persona colpita da attacco di panico utilizza STRATEGIE PROTETTIVE (ad esempio il controllo della respirazione…) e di EVITAMENTO (quali ad esempio, evitare certi luoghi o farsi sempre accompagnare da un familiare o una persona di fiducia “che conosce il problema”). Questi comportamenti di cui la persona non riesce a fare a meno peggiorano in realtà la situazione rinforzando l’ansia ed i sintomi del panico. Inoltre deteriorano la qualità di vita determinando una situazione di dipendenza dalle figure protettive e di significativa limitazione dell’ autonomia.

 

Terapia

Il disturbo di panico è molto frequente. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne soffre tra l’1,5% e il 3,5% della popolazione mondiale, soprattutto donne. Nel trattamento del disturbo di panico, la psicoterapia cognitivo comportamentale ha dimostrato ampiamente e scientificamente la propria efficacia.

Dopo la comprensione del problema (a mezzo della fase di assessment) la persona è aiutata a prendere consapevolezza dei circoli viziosi del panico ed a liberarsene attraverso l’ ESPOSIZIONE GRADUALE alle sensazioni ed alle situazioni temute al fine di riacquistare la propria autonomia e libertà personale.

 

Pubblicato da Sonia Sardo

Dott. ssa Sonia Sardo Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale a Palermo e Castelvetrano (TP) cell: 3291695791.